Modera: Rosa Praticò
Relatrici:  Maria Lodovica Marini (Italia), Antonella D’Arnese (Italia), Cecilia Domeyko (Cile), Sabrina Lembo (Italia),  Francisca Skoknic (Cile), Marta Rullan (Spagna)


Rosa Praticò: imprenditrice: la creatività è un talento interiore, si nutre di una fervida immaginazione e una predisposizione a creare che rende la persona creativa e unica.  La creatività è donna e con le donne trova la massima espressione, infatti questo dono speciale diventa, una riserva preziosa in tante situazioni. La creatività è una buona alleata in tanti momenti della vita.  Oggi abbiamo molti mezzi che ci aiutano ad enfatizzare la nostra creatività ma fin dai tempi dei tempi la creatività era l unica possibilità di fare la differenza in tutti gli ambiti. Come dice Albert Einstein “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.” Personalmente aggiungerei che il sale della creatività è proprio l’ immaginazione

Maria Lodovica Marini,
specializzata in psicopatologia del linguaggio e della comunicazione, anche multimediale: Attraverso un video di testimonianze che ho montato della sociologa Brené Brown ,  parlerò del talento della vulnerabilità, come abilità perché solo accettando questa parte la creatività  non diventa sterile. Questo mio lavoro,  pone l accento come ho già detto sulla vulnerabilità e sul  discorso della vergogna. La vergogna come passaggio obbligatorio per tirar fuori la creatività e la capacità che abbiamo a 360 gradi come dice il titolo della mia relazione.

Antonella D’ Arnese, imprenditrice agricola:  Solo con la creatività si può pensare di portare avanti un impresa agricola, non è facile, coniugare il legame con la terra. Si  comincia dalla mattina a vedere come preservare,  come trasformare con creatività un territorio. Sicuramente, in questi ultimi anni, la pandemia ha fortificato questo legame da parte di tutti: il legame con la terra, diventa qualità della vita, quindi solo salvaguardando il territorio salviamo la vita. Pensiamo alla creatività delle nostre nonne  che si svegliavano,  capendo come si poteva valorizzare con i pochi mezzi a disposizione quello che la terra offriva. Perciò non è azzardato affermare che solo la creatività poteva fare la differenza e che la creatività è il sale della vita.

Cecilia Domeyko, giornalista, cineasta, scrittrice Proprio nel mio ruolo di regista di programmi per la televisione USA, ho analizzato la questione del confine tra Messico e Stati Uniti. Per 10 anni ho progettato e prodotto una campagna di informazione pubblica rivolta alla comunità latina negli Stati Uniti la cui ricerca mi ha portato in molte città di confine. Lo scopo era creare programmi televisivi che parlassero delle sfide che i migranti devono affrontare quando attraversano e poi arrivano a El Norte. Ho parlato con centinaia di famiglie di migranti e questo mi ha permesso di conoscere a fondo le ragioni che portano queste persone a rischiare tutto per attraversare il confine, i loro sogni, i terribili pericoli affrontano al valico, soprattutto le donne , e quando arrivano a destinazione, le sfide che devono affrontare per integrarsi in una nuova realtà. Da lì è nato il mio romanzo, “Sacrificio al confine”: una madre cerca il suo bambino rubato.

Marta Rullan, Nonostante l’attuale incertezza in cui è immersa la società, c’è una certezza fondamentale: l’informazione è un diritto e la sua restrizione significa  la violazione di una libertà fondamentale di comprendere il mondo in cui viviamo.In questo contesto, parlare oggi di donne e di media significa parlare del fatto che l’accesso alla dirigenza, dove si prendono le decisioni che fanno la differenza, resta precluso alle giornaliste, poiché solo il 24% delle posizioni manageriali nei media sono occupata dalle donne in Spagna nel 21° secolo, un piccolo progresso che mostra quanto sia lunga la strada verso l’uguaglianza.

Sabrina Lembo, imprenditrice scrittrice giornalista:  La creatività per noi donne è basilare è naturale , oggi daremo voce a questo talento che è molto femminile , nel mio settore in particolare , essendo io anche giornalista e scrittrice e imprenditrice nel settore oleario. La creatività nel mio settore l ho unita alla cultura,  visto la storicità della mia azienda che dal  1890 produce olio d’oliva. Nel momento in cui mi sono interessata,  personalmente all’azienda, ho voluto vedere la produzione come cultura alimentare e non solo come prodotto. Proprio rispetto alla creatività di cui parliamo ho ideato  un premio che si chiama ” buono da scartare” ogni anno la cerimonia di premiazione si svolge in Campidoglio. L intento è quello di divulgare, nelle nuove generazioni il desiderio di imparare dalle proprie radici e dalla propria cultura i propri valori mediterranei

Francisca Skocnic, giornalista:  Per molto tempo, i media tradizionali cileni hanno visto Internet come un buon strumento e un nuovo mezzo, ma si sono rifiutati di accettare che stesse distruggendo il loro modello di business e che avessero bisogno di cambiare. Nel 2017, tre donne hanno deciso di dimostrare che i giornalisti possono creare i propri media e innovare nel modo in cui riferiscono. Nasce così LaBot, prima come chatbot di notizie che poi è diventata una micropiattaforma giornalistica che utilizza diversi media, linguaggi e generi.